Il salto .Storia di una guerra “fredda”

Ferragosto del 1961. Blocco sovietico in fase di evoluzione e Germania in fase di suddivisione.

I primi blocchi di cemento vengono poggiati sull’asfalto della DDR. Alcuni tratti vengono delineati dal filo spinato e Peter Leibing giovane fotografo amburghese in cerca di uno stimolo diverso riesce a strappare un reportage sui fatti di Berlino. Quel giorno Berlino brulica di fotografi e il giovane Peter passeggia sulla Bernauerstrasse che rasenta il settore francese. Fino a un ‘ attimo prima tra l’incredulità e stupore persone che potevano parlare, passeggiare, vivere insieme, si ritrovano drammaticamente divise. C’è qualcuno che medita su questa condizione e lo fa seriamente….. Hans Konrad Schumann 19 anni ,giovane poliziotto di guardia al confine, versante orientale, è rimasto colpito da un evento, il divieto forzato di ricongiungimento tra parenti. Drammatico!.

E’ apparentemente tranquillo ma realmente molto nervoso e ripensa a quanto accaduto prima . La sua irrequietezza attira lo sguardo attento di Leibing e non solo il suo. Il tempo di tirare su la macchina fotografica che il soldato salta il filo spinato, verso la libertà, questa foto diventerà l’icona della Guerra Fredda e gli varrà il Best Overseas Press Club Award per la fotografia nel 1961.

Mentre Schuman dopo la fuga venne riconosciuto come rifugiato politico ed ebbe la possibilità di costruirsi una famiglia in Baviera lavorando come operaio alle catene di montaggio dell’Audi. La STASI, su pressione dei familiari, tentò più volte di reintegrarlo nella DDR senza successo. La depressione e l’alcol fecero il resto ma il colpo di grazia arrivò dopo la caduta del Muro quando fu rifiutato è allontanato dai parenti. Si suicidò impiccandosi nel 1998.

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