Autofocus : ecco cosa bisogna sapere!

L’ autofocus permette di regolare automaticamente, la distanza tra le lenti e il sensore, cosi si ottiene la messa a fuoco su di un soggetto. In tempi passati tutte le reflex avevano una messa a fuoco manuale, questo costringeva spesso i fotografi a lavorare con l’ iperfocale. Poi nel 1981 “nacque” l’ autofocus che inizialmente era lento e poco preciso.

Esistono diverse tipologie di Autofocus da utilizzare in diverse situazioni.

  • AF-S (Nikon) AF (Canon) (singolo) la fotocamera non permette di scattare la foto quando il soggetto non è perfettamente a fuoco, consigliabile il suo utilizzo nel caso si stia fotografando soggetti immobili, come ad esempio durante un matrimonio per le foto di gruppo.
  • AF-C (Nikon) AF-A SERVO (Canon) (continuo) la fotocamera permetterà di fotografare anche se l’indicatore di corretta messa a fuoco non è acceso. Modalità utile nelle condizioni in cui ci siano soggetti in movimento, auto, moto.
  • AF-A (Nikon) AF-AI (Canon) In questa modalità la fotocamera sceglierà tra AF-S e AF-C . La scelta dipenderà dal tipo di scena che stiamo fotografando

Le DSLR  attualmente sul mercato dispongono  di diverse modalità AF.
Per scegliere quale punto di MAF  utilizzare, basta che guardiamo nel mirino. Vedremo una serie di punti, quelli sono i punti di MAF.

  
Ora diamo un occhiata alle diverse modalità

  • Area AF auto :  in questa modalità, la fotocamera esaminerà la scena e selezionerà il punto AF automaticamente.
  • Area AF singolo: con questa modalità è possibile selezionare uno dei punti nel mirino e la fotocamera metterà a fuoco escusivamente quel determinato punto AF.  E’ consigliato utilizzare questa opzione per soggetti relativamente statici.
  • Area AF dinamica: utilizzandola insieme alla modalita AF-A o AF-C, è sicuramente la scelta migliore, in quanto consente di scegliere un punto AF e tenerlo a fuoco anche se il soggetto si muove.

 

Quindi per ottenere dei risultati ottimali bisogna abbinare bene la corretta accoppiata Autofocus/Area AF .
 Se utilizziamo un obiettivo poco luminoso (f/5.6 – f/9),tutti i sensori della nostra reflex funzioneranno esclusivamente come sensori lineari.
 Nel caso di reflex di livello professionale, i moduli AF, sono presenti in numero notevolmente maggiore, sono molto più raffinati e permettono all’utente di utilizzare la velocità dei sensori a croce,  anche se in numero minore, sulle ottiche poco luminose.Nel caso di una fotocamera professionale dunque,è possibile inquadrare il soggetto anche con i sensori AF laterali per avere comunque una corretta e precisa messa a fuoco, ma certe attrezzature costano!!!

Caratteristiche dei motori AF

Gli obiettivi di ultima generazione hanno quasi tutti un motore AF interno,  e per quelle di qualità migliori il motore a ultrasuoni USM.
Le ottiche più economiche normalmente utilizzano motori AF tradizionali o “pseudo ultrasonici“.Non è che funzionino male ,ma sono semplicemente più lenti e rumorosi.
Il  motore USM deve avere le seguenti caratteristiche:
  • Silenziosità
  • Velocità
  • Immobilità
  • FTM: (Full time manual focus), permette di intervenire manualmente in qualsiasi momento della messa a fuoco, anche se il selettore di messa a fuoco è su AF senza provocare danni al motore.

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