Fotografare le scie luminose.

La fotografia delle scie luminose è una tecnica che consiste nell’utilizzo di lunghe esposizioni per catturare l’effetto del movimento della luce, come quello prodotto da veicoli in movimento durante la notte. Per ottenere risultati soddisfacenti, è necessario utilizzare una macchina fotografica con controllo manuale dell’esposizione, un treppiede stabile e una lente con un’apertura grande (bassa f-stop) per permettere alla luce di entrare per un periodo di tempo prolungato.

Per impostare l’esposizione, è consigliabile utilizzare il modo di misurazione della luce “bulb” o “tempo prolungato” e un’apertura di almeno f/8. La velocità dell’otturatore può essere impostata in base al movimento desiderato delle scie luminose e alla quantità di illuminazione presente nell’ambiente. Ad esempio, per ottenere scie luminose lunghe e morbide, può essere utilizzata una velocità dell’otturatore di 30 secondi, mentre per scie più corte e definite può essere utilizzata una velocità dell’otturatore di 10 secondi.

Per la composizione dell’immagine, è importante catturare non solo le scie luminose, ma anche i punti di riferimento nell’ambiente per creare un senso di prospettiva e di movimento. Si consiglia di piazzare il punto di messa a fuoco sull’infinito per evitare una messa a fuoco sfocata delle scie luminose.

Per migliorare la qualità delle immagini, è possibile utilizzare filtri ND (neutral density) per ridurre la quantità di luce che entra nella macchina fotografica, permettendo di utilizzare tempi di esposizione più lunghi senza sovraesporre l’immagine.

Una volta scattate le fotografie, è possibile utilizzare software di editing per modificare la luminosità, il contrasto e i colori delle immagini, per ottenere il risultato desiderato.

Per ottenere buoni risultati con la fotografia delle scie luminose è molto importante fare molte prove e sperimentare con differenti impostazioni, perché gli effetti di questa tecnica dipendono molto dalle condizioni ambientali e dalle scelte personali del fotografo.

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