La fotocamera reflex biottica è dotata di due obiettivi della stessa lunghezza focale. L’obiettivo di ripresa, cioè quello posizionato nella parte inferiore, forma l’immagine nella pellicola, mentre quello superiore, viene usato per la visione .I due obiettivi sono tra di loro collegati in modo tale che il fuoco mostrato sul vetro smerigliato sarà lo stesso della pellicola. Il mirino a pozzetto è composto da uno specchio posto a 45°,di un vetro smerigliato e di un paraluce ripiegabile . Inoltre alcune reflex biottiche sono provviste di una lente di ingrandimento per rendere più precisa la scelta nella messa a fuoco. Questo sistema a doppio obiettivo è stato per molti anni il sostegno dei fotografi che lavoravano per le riviste. Le reflex biottiche utilizzavano principalmente il formato 6×6 (medio formato), anche se non sono mancate proposte nei formati inferiori, quali il 35mm, o superiori come il 9×12.
Le reflex biottiche
Le reflex biottiche erano semplici, leggere e vantaggiose nel caso di lunghe esposizioni. Durante l’esposizione, lo specchio nelle SLR è sollevato oscurando il mirino. Nella TRL, invece, lo specchio fisso permetteva di esaminare l’immagine nel corso dell’esposizione facilitando la creazione di effetti speciali con la luce o con le trasparenze.
Le TRL erano dotate di obiettivi con focale fissa, senza la possibilità di cambiare obiettivo. Lo specchio reflex nella costruzione biottica, inoltre, ribaltava l’immagine lateralmente mostrando sempre una costruzione rovesciata destra/sinistra nel mirino visore.