La tecnica fotografica Tilt-Shift trasforma le foto e i suoi soggetti come fossero delle miniature su un plastico.Per realizzare questi scatti oltre a programmi di grafica, si utilizzano obiettivi dedicati ( detti tilt shift). Questi obiettivi, grazie a dei movimenti che sono in grado di fare, spostano dei gruppi ottici spostando il piano di fuoco e rendendolo non più parallelo al sensore. Solitamente si usano in modo opposto, cioè per avere a fuoco elementi che giacciono su piani diversi, l’uso che ne viene fatto qui invece è per ottenere un effetto radicalmente diverso.In post produzione difficilmente si riesce a simulare bene un piano a fuoco con il contorno sfocato, sicuramente richiede un discreto tempo perché il risultato sia credibile.In giro per il web ho trovato a questo link una guida per Photoshop per realizzare tale effetto.
Puoi anche utilizzare un editor online senza scaricare software . Lo trovi qui
L’ effetto Dragan deve il suo nome al fotografo Polacco Andrzej Dragan. Molto simile al Bleach bypass ( sbilanciamento tipo candeggina) utilizzato nel cinema digitale consente di manipolare un’ immagine e renderla molto “drammatica”Un’ esempio è quello del film 300.Le foto realizzate con questa tecnica hanno dei connotati principali per una corretta realizzazione.-Aumento esagerato del contrasto.-Aumento della nitidezza di piccoli dettagli quali rughe e peli.-Colore dell’incarnato alterato, solitamente verso il verdognolo o grigiastro.
L’illuminazione alla Rembrandt è tecnica di illuminazione fotografica; il nome deriva dal pittore olandese Rembrandt, che l’ha utilizzata nei suoi ritratti. Può essere ottenuta con una luce e un riflettore, o con due luci. È molto popolare perché permette di ottenere immagini naturali e avvincenti con un equipaggiamento minimo. Essa è caratterizzata da un triangolo luminoso sotto gli occhi del soggetto sulla parte meno illuminata della faccia.